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gennaio per te 2009
1 nuovo calendario
2 un anello
4 mi abbagli
4 addolcisce i profili
4 ghiaccioli e pugnali
4 pietra poesia e prurito al piano
5 in un brandello di sogno
6 il mio altro
7 chiedo al chiodo
8 un'orchidea
9 come ha finito di dirlo
10 l'hai fatto a mio danno
10 il profilo del petalo della margherita
11 cercavo la bellezza
11 la lama
11 aver sempre da chi andare
12 il ricamo di luce
12 il profilo dolce e caldo
13 ho perso la paura questa notte
14 cosa diresti
17 ho due amiche
19 se capissi tu
20 lotta la leonessa
20 se mi chiami
22 sul corpo del campo
22 non respingermi
22 il momento in cui tu mi allontani
22 tutto viene da dentro
22 fermati e senti
24 pelliccia
25 mi sveglio
25 pino
26
27
31 posarsi
dicembre per te 08
da copiare in word alla fine del mese
1 1 2009
nuovo calendario
mi chiedo quando potremo
scrivere su nuovo calendario
quanti e quali giorni della settimana
io sia solo e tutto tuo
che tu possa costruirci
sempre con sicuro calcolo
un grande sogno
e il tempo sia appuntato
con un segno vero
rigato da un solco dai corpi al cielo
un percorso
fosse anche a labirinto
a noi ormai conosciuto
senza segreto
in cui il sole e la luna
si possano impigliare
le canne di bambù bisbigliare
la canzone del desiderio
del pieno e del vuoto
il ritmo che tiene le stelle
nella elissi
e tutti i corpi celesti
in rotazione su se stessi
come trottola
e siamo comunque
anche noi
perno
uno all'altra
non più precario
nel nuovo calendario
gennaio per te 2009
2 1 2009
un anello
con l'anno nuovo voglio
regalare a te un anello
di fidanzamento con dentro
scritto chiaro e bello
i nostri nomi
e che tutti dicano non è detto
ma lo si vede
che lì c'è un matrimonio
e il loro patrimonio
è l'amore
gennaio per te 2009
4 1 2009
mi abbagli
il riflesso lucente del sole sui campi di neve sui prati ondulati
non lontani
dal cielo in alta montagna morbidissimamente bianchi
sei tu che mi scaldi e mi abbagli adesso che comunque mi manchi
e gli alberi spogli non sono né barriera né filtro ai miei occhi
sono vani infatti e sciocchi i tentativi di distogliere il pensiero da te
mia sorgente di luce di tepore nelle ore più buone del giorno
e tu temi di non essere regina mi accusi ti tenerti seconda
è tale invece l'onda di bellezza tua che mi porta in cima al crinale
da fare te sempre prima mia causa di incanto che se mi volgo
di lato questo prato di neve ha un tuo tale scintillio di cristalli
da sembrare un cielo stellato un prato fiorito di corolle di perle
e tu dici ti senti satellite mio non stella di bellezza primaria
mentre io sono qui all'incontrario a rincorrerti a specchiarti
e saltello come un riflesso di luce tua ovunque le perle tue
pulsino e parlino la tua luce scintilli il tuo calore mi chiami
sei tu il sole che amo tu non dici mai che mi ami ma
un tuo gesto qualsiasi governa la mia vita per giorni
tu sei il prato il manto di neve in pendio nel suo mezzo io
sono il faggio grigio e spoglio la mano che spunta dal polso
che chiama te il cielo che amo ed insisto a chiederti amore
quando mai dirai tu che mi ami mentre intanto con piccoli gesti
mi chiami e io nuoto col bagliore negli occhi dove credo tu sia
4 1 2009
addolcisce i profili
la neve addolcisce i profili
vestendo il paesaggio
del suo morbidissimo manto
altrettanto al passaggio tuo
addolcisce il tuo corpo
il morbidissimo mio sguardo
l'indumento tuo peloso
o frusciante di inverno
spogliando
gennaio per te 2009
4 1 2009
ghiaccioli e pugnali
racconta le ferite nostre e paura
la pietra lacerata affiorante
annegata di neve ricamata ora
di ghiaccioli e pugnali
l'alternanza del sole e del gelo
li ha generati li annullerà
la graduale vittoria del sole
in un prurito di gocce
ci dirà che ha ancora vinto l'amore
in primaverile collana di perle
stillicidio di baci
e tu paura del pugnale
dell'abbandono di inverno
ora taci
gennaio per te 2009
4 1 2009
per pietra poesia e prurito al piano
formazione della vita
ha piantato le gambe nel fango fino alle cosce
il gigante dell'alfa e dal chakra del genere spinge
alza le braccia con la luna che misura la nascita
è culla al cielo dove la vita è pronta ad esplodere
l'omega nel sole della mente sorge e già cala
ritorna e tutto spiega
corpi celesti in movimento
qualsiasi movimento dei corpi celesti
è evoluzione nelle viscere nostre
macina sentimenti e ne graffia le proprie pareti
così quello che succede nello spazio fuori
è anche sempre al lavoro
dentro di noi
ed è eterno ritorno all'inizio
attrazione di anime curve
che si chiamano fino ad essere tonde
a
ruotare perfette
reciprocamente sospese
con occhi gonfi sorpresi e teneri
nascita di un corpo celeste
non nasce da una costola
nasce da una coscia
la testa di un corpo celeste
dalla fatica di una natica
la testa di un bimbo
dal risvolto delle labbra
con una corona di stelle e luna
un bimbo è Re
alla luce
mostro spaziale marino
sia dal mare sia dal cielo
dai due lati profondi di azzurro e di blu
non sei mostro sei tu donna il nostro sforzo
di nascere dal ventre riempito
dal taglio che viene da sotto
dal cuore gonfio che spinge
dagli occhi sbarrati che chiedono
dalle orecchie incavate che ascoltano
se ci sarà accoglienza alla vita
al tuo fiore che viene
da sotto da lontano da dentro
non un mostro dal mare
non uno strazio di stelle dallo spazio
questo è un dono di donna che gemma
e nello sforzo sì anche geme
yoga 2
il buco in me
è l'assenza tua
dall'orizzonte
lungo richiamo
quale contemplazione calamita
l'uccello migratore e tutto lo stormo
quale meditazione macina
dalla canna del vulcano il magma
yoga 2
quando faccio il vuoto dentro me
e mi annodo il corpo attorno che
il buco nella mente non mi scappi
appari sempre tu amore a riempirlo
e non so come privarmi
di quel tuo primo pensiero
il vuoto in me è sentire
quanto mi manchi
e resistere fino alla fine
yoga 2
il vuoto è essere pieno
di desiderio
e non saper chi sei
per correre da te
piantarmi come lancia
nel tuo bacino
incrocio le gambe
dispiego le ali
alle ginocchia della mente
creo un vuoto
nel mio centro
dove tu ti possa accovacciare
sull'incudine della contemplazione
sbriciolo
grumi di meditazione
vanity
troppo bello troppo elegante
troppo comodo troppo coerente
ha deciso tutto adulandoti
se il giudizio degli altri su di te
ti gonfia come una vescica
ma non ti lascia libero il cuore
sgusciavi fuori striscia anche
insinuati altrove cerca la tua testa
lascia il fantasma di pietra
tu sei nuovo serpente
vanity
per quanto sia magnifico
funzionale persuasivo
riconosciuto seducente
il giudizio degli altri su di te
senza la tua testa
non hai né cuore né viscere
fossi anche la poltrona del potere
(te lo dice la pietra che pure
si lascia scolpire con qualsiasi idea altrui)
non sei niente
rilassamento
dopo aver sfidato il cielo la montagna
si abbandona da dentro al rilassamento
e vedi fuori pendii e crinali
curve di un gatto che dorme
ma è da dentro che il destino si compie
nell'eco con quello degli altri
nascita vita e morte
l'ancora sul fondo
che tiene in tensione le onde
l'aratro che non teme
il confronto con la terra
la nascita la vita e la morte
la curva dell'amore che accoglie
nel gomitolo del tempo
il suo frutto
e perde oltre nell'eterno
il confine tra i due lati
luce e ombra
àncora vomere solco e onda
interiorità
l'interiorità
è il vortice nella conchiglia che ti porta
dallo sconforto e l'abbandono
della battaglia in superficie
diretto nel pozzo
della sintesi dei sensi
che è l'ascolto
e penetrandovi gradualmente senti
sei l'orecchio di Dio
tu stessa conforto
potenza generatrice
la potenza generatrice
non è in un posto qualsiasi
è dentro di te
ma non è solo tua
scaturisce da incontro
è seme o bomba
perciò cerca l'altro da te
si esprime o esplode
prende a destra a sinistra e verso l'alto
è l'incendio nella prateria portato dal vento
che divora la sera
o la fioritura soffiata dalla primavera
è fusione trasformazione e crescita
o deflagrazione di elementi originari
siamo io e te
alziamoci in un unica fiamma
la contorsione
la contorsione
è la spirale del serpente che preserva la vita
è la saggezza della radice
la legittimità del percorso dell'acqua
del vento che trova vie d'uscita
la contorsione è le viscere e il cervello
tenuti prigionieri perché servono
la vita che si afferma nonostante tutto
l'amore che non accetta d'essere represso
la contorsione è sinuosa potente
integra voluttuosa
fino alla fine
il simbolo ancestrale della fertilità
il simbolo ancestrale della fertilità sa
di essere il totem più amato che si alza
nelle circostanze più intime e solenni
sa anche di dipendere
dalla naturalezza e dal desiderio
e allora si prende sul serio
ce la mette tutta
come se ogni volta fosse l'unica
secondo la legge del vuoto e del pieno
ha fiducia nel futuro e aspetta
un sole che sorge
un albero che non lacera
ma si avvita nel cielo
maternità
fin dalla sua nascita
ogni madre ha girato sulla giostra attorno al sole
germoglio foglia frutto attesa vedeva
poi ha portato l'orbita nell'utero
ed è stato gioia fatica frutto assenza
gioia fatica frutto sofferenza
sofferenza gioia fatica e frutto
e l'universo le ha detto che Dio è utero
e l'amore è madre
inquietudine
ho visto un abete
diritto come un raggio a picco
circonciso dalla sciabola del fulmine
ho visto un ascia lanciata in volo
incrinarsi e tranciarsi per sortilegio
contro un filo di lana
vedrò te vincere l'inquietudine
lo sgretolarsi dell'ansia
la scissione del sé
ti ho già vista nel futuro
fonderti in una campana buddista
giuro con te vedrò la cosa mai vista
è la volontà divina che tiene compatta la pietra
è la volontà divina quella che la dissolve
capitello spaziale
il capitello spaziale è un segnalibro
un paracarro sul percorso
una pietra miliare che ci vuole spiegare
è nella curva della luna la gioia
nell'accogliere d'essere solo
riflesso di Dio il sole
e che comunque in amore
è sempre l'altro il sole
introspezione
mi è caduto un occhio per strada
inavvertitamente l'ho calciato
è rotolato tre metri avanti
si è fermato
voltato a guardarmi
a chiedermi
diretto nel naso come un pugno
perché non vuoi accettare un altro punto di vista?
deve qualcuno cavarti anche l'altro occhio
quanto a lungo dovrai rimanere
al buio
per addomesticare
il cavallo pazzo della tua ostinazione?
accetti amore al buio
di girare completamente su te stesso/ su te stessa
una tre sette volte fino a perderti
chiamare quella introspezione
e affidarti al primo raggio di sole che incontri?
collisione di pianeti
una collisione di pianeti risponde all'energia
come una inflorescenza a scoppio ritardato
alla spinta della primavera
fin che l'ultimo fiorellino sia sbocciato
ed è vera una e l'altra come la vita
che agisce dentro noi anche a nostra insaputa
e appena la sentiamo la ringraziamo
questa sconosciuta
tensione
non voglio fratture amore
nella continuità potente del tuo sforzo
una capriola non ti fa rinunciare a niente
sei integra nei tuoi ingranaggi e la tua tensione
hai incurvato il cielo hai dato a noi una volta
tu sola sai del rosso melograno
Per ‘pietra poesia e prurito al piano’
(c’è caos o regola
nei solchi delle stelle?
nella polvere dietro il carro di Orione?
quale traccia
delle nostre minuscole vite?)
toro
Non avere terrore del toro
ne temerne l’ira o il magma
nel gomitolo dei muscoli:
è la tua energia primordiale
che ti fa vivere sopravvivere convivere
con la morte sempre in agguato
con le corna ti scava i solchi nel campo
non colpisce se non di striscio per sbaglio
involontario
aspetta che tu lo imbrigli nella via lattea
il toro è pronto e potente
pianti vigne dove lui ha piantato i suoi zoccoli
sfida l’impossibile
lotta le avversità come niente
accarezzane il pelo e il sudore
il toro è anche il motore degli astri
donna pensante
il più grande pensiero cosmico di donna
fu donato millenni d’anni fa
dalle profondità del suo corpo cavo
dal grembo all’universo
ci avvolge ci conforta e cura
ci stringe ci scalda ci consola
tra ginocchia costole gomiti e spalle
ci ha costruito culla simboli e capanna
solo sulla guancia che non pensa chiede
a noi baci che si spengano nelle stelle
formazione della vita
ha piantato le gambe nel fango fino alle cosce
il gigante dell'alfa e dal chakra del genere spinge
alza le braccia con la luna che misura la nascita
è culla al cielo dove la vita è pronta ad esplodere
l'omega nel sole della mente sorge e già cala
ritorna e tutto spiega
corpi celesti in movimento
qualsiasi movimento dei corpi celesti
è evoluzione nelle viscere nostre
macina sentimenti e ne graffia le proprie pareti
così quello che succede nello spazio fuori
è anche sempre al lavoro
dentro di noi
ed è eterno ritorno all'inizio
attrazione di anime curve
che si chiamano fino ad essere tonde
a ruotare perfette
reciprocamente sospese
con occhi gonfi sorpresi e teneri
mostro spaziale marino
sia dal mare sia dal cielo
dai due lati profondi di azzurro e di blu
non sei mostro sei tu donna il nostro sforzo
di nascere dal ventre riempito
dal taglio che viene da sotto
dal cuore gonfio che spinge
dagli occhi sbarrati che chiedono
dalle orecchie incavate che ascoltano
se ci sarà accoglienza alla vita
al tuo fiore che viene
da sotto da lontano da dentro
non un mostro dal mare
non uno strazio di stelle dallo spazio
questo è un dono di donna che gemma
e nello sforzo sì anche geme
il buco in te
il buco in te
è l'assenza mia
il vuoto crea un imbuto
vortice e gran richiamo
l'imbuto del cielo calamita
l'uccello migratore e tutto lo stormo
la canna del camino del vulcano
gran risucchio
vuoto dentro me
quando faccio il vuoto dentro me
e mi annodo il corpo attorno che
il buco nella mente non mi scappi
appari sempre tu amore a riempirlo
e non so come privarmi
di quel tuo primo pensiero
il vuoto in me è sentire
quanto mi manchi
e resistere fino alla fine
incrocio le gambe
il vuoto è essere pieno
di desiderio
e non saper chi sei
per correre da te
piantarmi come lancia
nel tuo bacino
incrocio le gambe
dispiego le ali
alle ginocchia della mente
creo un vuoto
nel mio centro
dove tu ti possa accovacciare
vanity
troppo bello troppo elegante
troppo comodo troppo coerente
ha deciso tutto adulandoti
se il giudizio degli altri su di te
ti gonfia come una vescica
ma non ti lascia libero il cuore
sgusciavi fuori striscia anche
insinuati altrove cerca la tua testa
lascia il fantasma di pietra
tu sei nuovo serpente
vanity
per quanto sia magnifico
funzionale persuasivo
riconosciuto seducente
il giudizio degli altri su di te
senza la tua testa
non hai né cuore né viscere
fossi anche la poltrona del potere
(te lo dice la pietra che pure
si lascia scolpire con qualsiasi idea altrui)
non sei niente
rilassamento
dopo aver sfidato il cielo la montagna
si abbandona da dentro al rilassamento
e vedi fuori pendii e crinali
curve di un gatto che dorme
ma è da dentro che il destino si compie
nell'eco con quello degli altri
contorsione
la contorsione
è la spirale del serpente che preserva la vita
è la saggezza della radice
la legittimità del percorso dell'acqua
del vento che trova vie d'uscita
la contorsione è le viscere e il cervello
tenuti prigionieri
la contorsione è sinuosa potente
integra voluttuosa
fino alla fine
maternità
farne un'altra ironica coniglio
maternità
fin dalla sua nascita
ogni madre ha girato sulla giostra attorno al sole
germoglio foglia frutto attesa vedeva
poi ha portato l'orbita nell'utero
ed è stato gioia fatica frutto assenza
gioia fatica frutto sofferenza
sofferenza gioia fatica e frutto
e l'universo le ha detto che Dio è utero
e l'amore è madre
inquietudine
ho visto un abete
diritto come un raggio a picco
circonciso dalla sciabola del fulmine
ho visto un ascia lanciata in volo
incrinarsi e tranciarsi per sortilegio
contro un filo di lana
vedrò te vincere l'inquietudine
lo sgretolarsi dell'ansia
la scissione del sé
ti ho già vista nel futuro
fonderti in una campana buddista
giuro con te vedrò la cosa mai vista
è la volontà divina che tiene compatta la pietra
è la volontà divina quella che la dissolve
capitello spaziale
il capitello spaziale è un segnalibro
un paracarro sul percorso
una pietra miliare che ci vuole spiegare
è nella curva della luna la gioia
nell'accogliere d'essere solo
riflesso di Dio il sole
e che comunque in amore
è sempre l'altro il sole
introspezione
mi è caduto un occhio per strada
inavvertitamente l'ho calciato
è rotolato tre metri avanti
si è fermato
voltato a guardarmi
a chiedermi
diretto nel naso come un pugno
perchè non vuoi accettare un altro punto di vista?
deve qualcuno cavarti anche l'altro occhio
quanto a lungo dovrai rimanere
al buio
per addomesticare
il cavallo pazzo della tua ostinazione?
accetti, amore, al buio
di girare completamente su te stesso/ su te stessa
una tre sette volte fino a perderti
chiamare quella introspezione
e affidarti al primo raggio di sole che incontri?
collisione di pianeti
una collisione di pianeti risponde all'energia
come una inflorescenza a scoppio ritardato
alla spinta della primavera
fin che l'ultimo fiorellino sia sbocciato
ed è vera una e l'altra come la Vita
che agisce dentro noi anche a nostra insaputa
e appena la sentiamo la ringraziamo
questa sconosciuta
nascita di un corpo celeste
non nasce da una costola
nasce da una coscia
la testa di un corpo celeste
dalla fatica di una natica
la testa di un bimbo
dal risvolto delle labbra
con una corona di stelle e luna
un bimbo è Re
alla luce
tensione
non voglio fratture, amore
nella continuità potente del tuo sforzo
una capriola non ti fa rinunciare a niente
sei integra nei tuoi ingranaggi e la tua tensione
hai incurvato il cielo hai dato a noi una volta
tu sola sai del rosso melograno
2° parte da stampare ancora
yoga 2
il buco in me
è l'assenza tua
dall'orizzonte
lungo richiamo
quale contemplazione calamita
l'uccello migratore e tutto lo stormo
quale meditazione macina
dalla canna del vulcano il magma
yoga 2
il vuoto è essere pieno
di desiderio
e non saper chi sei
per correre da Te
piantarmi come lancia
nel tuo bacino
incrocio le gambe
dispiego le ali
alle ginocchia della mente
creo un vuoto
nel mio centro
dove Tu ti possa accovacciare
sull'incudine della contemplazione
sbriciolo
grumi di meditazione
nascita vita e morte
l'ancora sul fondo
che tiene in tensione le onde
l'aratro che non teme
il confronto con la terra
la nascita la vita e la morte
la curva dell'amore che accoglie
nel gomitolo del tempo
il suo frutto
e perde oltre nell'eterno
il confine tra i due lati
luce e ombra
àncora vomere solco e onda
interiorità
l'interiorità
è il vortice nella conchiglia che ti porta
dallo sconforto e l'abbandono
della battaglia in superficie
diretto nel pozzo
della sintesi dei sensi
che è l'ascolto
e penetrandovi gradualmente senti
sei l'orecchio di Dio
tu stessa conforto
simbolo ancestrale della fertilità
il simbolo ancestrale della fertilità sa
di essere il totem più amato che si alza
nelle circostanze più intime e solenni
dipende dalla naturalezza e dal desiderio
e allora si prende sul serio
ce la mette tutta
come se ogni volta fosse l'unica
secondo la legge del vuoto e del pieno
ha fiducia nel futuro e aspetta
un sole che sorge
un albero che non lacera
che si avvita nel cielo
potenza generatrice
la potenza generatrice
non è in un posto qualsiasi
è dentro di te
ma non è solo tua
scaturisce da incontro
è seme o bomba
perciò cerca l'altro da te
o si esprime o esplode
prende a destra a sinistra e verso l'alto
è fioritura soffiata dalla primavera
o incendio nella prateria portato dal vento
che divora la sera
è deflagrazione di elementi originari
o fusione trasformazione e crescita
siamo io e te
alziamoci in un unica fiamma
gennaio per te 2009
gennaio per te 2009
5 1 2009
in un brandello di sogno
in un brandello di sogno ti eri lasciata accarezzare la caviglia
il secondo segmento più chiaro ne piglia di più
perché io entro e tu intrattenevi qualcun altro ma di lato
da sotto la tovaglia e la tavola mi allunghi la gamba
che io ti risalga a carezze come un calzino una calza
e il mio pensiero fu: qui si alza ed è bello il livello tra noi
6 1 2009
il mio altro
tu sei il mio altro il mio Dio il mio vicino
il mio destino il mio prossimo
su di te punto tutti i miei congiuntivi
se noi fossimo... fino alla fine
gennaio per te 2009
7 1 09
chiedo al chiodo
la sera tu torni
nella tua solitudine
mentre io chiedo al chiodo
quando sarà che tu dormi
con me
gennaio per te 2009
8 1 09
un orchidea
hai linfa e destino che vanno in una direzione
ma consideri le circostanze e decidi
che
la volontà dichiarata va nell'altra
e così sei dilaniata
non riesci
a concepire il tuo centro
con una goccia di sangue
come rum sul gelato
fai sintesi sull'orchidea
dopo tutte le curve
saprai
chi sei dove vai cosa vuoi
9 1 2009
come ha finito di dirlo
c'è il corpo
e qualcuno dice che è sporco
c'è l'anima
e qualcuno dice dov'è
c'è la gioia
e qualcuno dice che noia
non la nomina mai
c'è la propria condizione
e qualcuno dice che è colpa degli altri
o tutte le cose che contano c'erano sì nel passato
ma da quando mi ha incontrato
è un cataclisma
ma come ha finito di dirlo
mi siede non troppo lontano
e io ho una voglia struggente
di afferrarle la mano
gennaio per te 2009
10 1 2009
l'hai fatto a mio danno
c'è un programma
e qualcuno mi dice
l'hai fatto a mio danno
tu mi vendi l'anima all'asta
al miglior offerente
e io che lo avevo pensato
su misura per lei
ho il risultato
che gli ho rubato l'idea
e ho disprezzato l'autore
così mi fermo di ragionare
per non esser travolto
non parlo
guardo ascolto
e mi illumino di immenso al suo sorriso
o appena abbozza una scusa
gennaio per te 2009
e quando ancora mi dice
che faccio tutto a suo danno
che la metto all'asta
ma tu mi hai pagato la pasta e la cioccolata
mi hai unto le mani di unguento
mi hai fato le foto
mi ahai aiutato
gennaio per te 2009
11 1 09
aver sempre da chi andare
una donna deve sentire che ha un uomo
al suo servizio
un uomo deve sentire che ha una donna
cui preme
una donna deve sentire
che è assieme a qualcuno che ha il vizio
di pensare a lei
un uomo deve capire che lei
ha quello che gli manca
se stanca una donna vuole un uomo
che le si affianca
uno e l'altra devono capire
che lui o lei sa subito come
far la pace dopo le litigate
e che sia a lei sia a lui piace
aver sempre da chi andare
11 1 09
la lama
una donna che mi graffia
mi affila la lama
della montagna
contro il cielo
ma se mi critica mi ama
poi stanca e contenta
mi si affianca
11 1 09
cercavo la bellezza
cercavo la bellezza
ho incontrato te
come compagna di strada
da allora sei stata tu
la punta della mia freccia
tutto il resto pretesto
tutto il resto modo di colpirti al cuore
e rimanere sempre lì
per chiudervi la ferita
e dire al mondo
quanto è nonostante tutto bello
oltre il sangue di sentimento sparso
avere i cuori confitti
gennaio per te 2009
c'è una cosa che tendi a ricordare l'insulto quello che tu temi il disagio perché temi ne possa uscire conflitto allora tanto vale anticipare chiamarlo subito insulto e poi tutti gli altri segnali opposti non sono veri o ipocriti ma che modo è questo di ragionare se non con chi chi è sconvolto da paure il tronco porta molti rami e se i rami litigano tra di loro per avere + linfa lui spinge lui risponde spingendo per tutti e laalldalla grossezza del tronco che si misura un uomo una donna una capacità di amare la capacità di rischiare di spingere un altro ramo nel cielo
gennaio per te 2009
12 1 09
il ricamo di luce
il ricamo di luce che il sole di inverno
proietta dalla tenda sullo sportello
in cucina all'interno
appena l'ho visto così bello
lo voglio spostare sotto il tuo collo
tra le spalle tue e il cuore
che vi assopisca le ultime ombre
in una culla di luce e tepore
12 1 09
il profilo dolce e caldo
come posso cantare
in poesia e bellezza
la curva del tuo culo
il profilo dolce e caldo
che lo sguardo mio accarezza
mi fermerò
ad amabile distanza
a lasciare sia tu a condurre
del contatto la morbida
dolcissima eventuale danza
13 1 09
ho perso la paura questa notte
ho perso la paura questa notte
ho capito tutto
in un colpo solo
pensavo quando come
fare l'amore con te
ero disposto anche al se
mi mettevo nelle mani al rispetto
nelle mani tue il quando il come il dove il se
nascondevo intanto tutto sotto il letto alla notte
temevo d'essere ossessivo come un martello il mio difetto
quando stavo per dire come dico sempre a me a te dico a tutti
quanto sia bello essere vivo stavo per battere il chiodo battere sodo
e ostinato come sono abituato a
sopravvivere per vivere
che scemo sei
che scemo mi ha detto l'intuizione da dentro l'incudine più soffice del sangue
e
il respiro non occorre che tu batta il chiodo di quanto sia bello essere vivo lo sei
calmati rallenta mastica piano aspetta abolisci la fretta la vita è bella vai
verso di lei
vai tranquillo dillo anche che l'ami ma lascia si volti lei ad abbracciarti perché la vita è
invincibile
e così è l'amore tieni calmo il tuo cuore non occorre che tutto batta il chiodo
la vita già batte nel sangue in
quello di lei in quello di chi ce l'ha dato il battito in quelli cui io
l'ho dato in quello cui lei anche l'ha dato e lei dice che è
morto ma è vivo la vita è viva senza
il mio chiodo l'amore è un martello che batte piano nel sangue senza
affanno ogni giorno dell'anno
e quando sembriamo anche morti batte ancora amore amore amore sei mia sei
già tutta la vita il passato
che ormai comincia a crescere il presente fervente il futuro che ci viene incontro gioioso sei
luce sei felicità
sei l'amore che noi tutti cerchiamo amore ci amiamo nessun chiodo è caduto contorto sfinito il chiodo è appuntito
invincibile pronto infinito è l'amore mio per te tuo per me è l'amore che batte da solo e
io basta tu basta l'ascolti
ho perso la paura questa notte
ho capito tutto
in un colpo solo
ho nascosto tutto
sotto il letto alla notte
temevo d'essere ossessivo
il martello il mio difetto
stavo per dire quanto è bello
l'amore essere vivo
battere il chiodo
battere sodo e ostinato
come sono abituato a
sopravvivere
che scemo che sei mi ha detto
l'intuizione il martello nel sangue e
il respiro
non occorre ch'io batta il chiodo di quanto sia bello
essere vivo lo sei
calmati rallenta aspetta
mastica piano abolisci la fretta
la vita è bella vai
verso di lei
vai tranquillo
dillo anche che l'ami
ma lascia si volti lei
ad abbracciarti
perché la vita che
è amore
è invincibile
non occorre che tu batta il chiodo
la vita già batte nel sangue in
quello di lei
in quello di tutti
anche ai morti
ad un altro livello
non occorre tu batta il martello
gennaio per te 2009
14 1 09
cosa diresti
con la controprova dell'elissi
per via del loro - nostro- allineamento
cosa diresti
se io sostenessi
che l'attrazione tra i corpi celesti
null'altro è
se non un'altra forma
del magnetismo - dopo l'allineamento - tra te e me?
lo negheresti ancora
o accetteresti
dopo ponderata considerazione
la nostra reciproca attrazione?
quale contemplazione delle stelle
per approvare
ammettere e scivolare
in quello che sentiamo sulla pelle?
viene dal midollo nostro
è la colla energetica degli atomi
l'inchiostro con cui è scritto ogni disegno
la struttura interna di ogni cosa
in una rosa
perché non di noi?
cosa diresti se io sostenessi
che l'attrazione tra i corpi celesti
null'altro è
se non un'altra forma
del magnetismo tra te e me?
gennaio per te 2009
17 1 09
ho due amiche
ho due amiche l'est e l'ovest
e l'ovest mi accusa
che ogni mio primo pensiero è ad est
l'est che io tramonto sempre ad ovest
così resto solo nel cielo
l'imputato
ruoto
e do ragione ad entrambe
gennaio per te 2009
sì
vengo
grazie
adesso
19 1 2009
se capissi tu
sul respiro del vento
sento
sei già dentro di me
adesso dovrei io
con gli abbracci con i baci
con il corpo
venir dentro di te
se capissi tu quanto mi piaci
fino all'ultima virgola
se mi lasci
gennaio per te 2009
20 1 2009
lotta la leonessa
lotta la leonessa
e sbrana se stessa
nella morsa
di un amore illegittimo
poi da una zampata alla legge
e corregge tutta la lotta
è l'amore la legge
e amore illegittimo
una contraddizione
forzata su di noi
dalle paure degli altri
sebbene sia vero
che noi stessi siamo
gusci di idee di noi stessi
gabbie che amiamo
costruite nel tempo
nello specchio degli altri
che ringraziamo
ma non fino al punto
di premiar la paura
la legge solo protegge
se seconda all'amore
la prima parola
quella sola
gennaio per te 2009
20 1 09
se mi chiami
se mi chiami
la mia crosta terrestre sussulta
sei tu il magma
e io quello che alla fine risulta
nell'attività dei vulcani
sei tu che più ami
sul corpo del campo
sul corpo del campo
quando sarà maturo il tempo
dalle natiche alle scapole
dalle ginocchia alla clavicola
dopo averti arato i solchi
che io possa infine con la mano
accarezzarti il grano nelle spighe?
22 1 2009
non respingermi
non respingermi amore
chiamami
come già mi continui a chiamare
sono a te sotto il pelo dell'acqua
sopra subito al livello di nuvole
tirami giù per i piedi
tirami su dai capelli
nella fascia dove vivono gli uomini
nella fascia dove vivi anche tu
gennaio per te 2009
22 1 2009
il momento in cui tu mi allontani
il momento in cui tu mi allontani
mi chiudo nel guscio del mio
amore dolore
ne esco con un capolavoro
che ti porto per dirti
tu sei come me artista
non solo
tu sei il capolavoro
ora vieni a ritoccarlo
impasticciandotene le dita
gennaio per te 2009
22 1 2009
tutto viene da dentro
tutto viene da dentro
non da fuori
anche quello che pensiamo
sia un torto o un offesa
è da un pezzo
che abita dentro di noi
sebbene sia vero siamo pori
fori da cui tutto entra
ma poi siamo noi a digerire
a sputare o ad offrire
l'essenza è che pensare
che tocchi agli altri agire su di noi
e sanare le offese
è una resa
totale
alla propria impotenza
è proprio la cosa
da imparare a far senza
le catene sono dentro di noi
con le pene e la sofferenza
la libertà è ad un palmo di mano
la felicità è già dentro di noi
tutto viene da dentro
non da fuori
e tutti i fiori
non sapevano degli altri
sono nati da soli
dal proprio interno
fiduciosi d'istinto
che un sol fiore
può vincere l'inverno
gennaio per te 2009
22 1 2009
fermati e senti
ti vanti della tua grandezza nella durezza con cui difendi ciò che definisci
essere l'idea di te e poi vai alla guerra dove il primo massacro è su te stesso
ti penti di quella che pensi sia la tua debolezza
(ma è pur parte di te il tuo corpo)
la tua bontà che bisbiglia la mitezza del dubbio che soffia
e altaleni
ma freni il secondo battente
tutta la scena è sul primo
il battere il bussare il prendere il battente sul naso che sanguina
ora prova amore mio me stesso
(prima di morire)
ad invertire la tattica
pentiti di quel che ti vanti
vantati di quel che ti penti
poi fermati e senti
se forse così stai un po' meglio
che la gioia si veda
come la pelle nera
in una città di bianchi
come le stelle
in rivincita
sulla notte senza luna
dai cuori e i continenti più disperati
un sorriso con denti
e gengive
che respiro amore
vita speranza
sono ancora vive
da orecchio ad orecchio
uno specchio
dentro di noi
che ha vinto il bene
che stiamo assieme
da spalla a spalla
per quanto sia nera
miseria e paura
la vita è bella
la gioia ne ride
le ingoia in un sorso
le caga
e le vanga sotto
non ha certo
rimorso
scalza e nuda
la gioia
balla
lo so perché viene di nuovo la neve
perché si veda in essa la tua traccia
di come te ne vai e poi vieni da me
che tu capisca così che il tuo posto è
tra le mie braccia
lo so perché viene di nuovo la neve
perché si veda in essa la tua traccia
di come te ne vai e poi vieni da me
che tu capisca come quel segno
soffice nitido chiaro
indelebile per un istante
il tuo posto è tra le mie braccia
impronte sulla fronte alla neve
in mezzo ai miei occhi
doppie cc come tracce delle peste nel disegno
24 1 2009
pelliccia
ti ammiro la pelliccia
tu mi hai scuoiata
dici
ti guardo la ciccia
tu mi hai deformata
gonfiandomi di dolore
riposo gli occhi
sulla tua faccia triste:
c'è cosa che io faccia
senza che tu alzi il pelo
come un riccio, amore?
25 1 2009
pino
se pensi alle cose
che abbiamo fatte
e facciamo assieme
sono numerose
come gli aghi di un pino
ma dici non hai niente
da spartire con me
fino
a quando non le consideri
io sarò appeso a te
pigna secca che quasi si stacca
cade si spacca al suolo
fa schizzar via qualche seme
fa partire un altro pino
fino
a quando faremo un bosco di conifere
di cose che facciamo assieme
e a me così va anche bene
gennaio per te 2009
la presa dello pneumatico
sull'asfalto
e la spinta che ne riceve
è solo un solletico
in paragone alla grinta
con cui l'anima mia
si schiaccia sulla tua
per lo slancio che ne riceve
la montagna la distanza dal fiume il suo amore e quanto dipendono uno
dall'altra
o conosco tutte le costole tue
dentro per le sofferenze
che il tuo cuore sprigiona e per come le corrode
e fuori per le carezze che ho sempre pensato di darti e spero darò
25 1 2009
mi sveglio
mi sveglio
ti penso
ti guardo
ti vedo nuda
ogni curva
tua è mia
nel mio corpo
mi contorco
nello yoga
poi riparto
per il giorno
porto tutto
al suo posto
e cioè
più vicino a te
poi di nuovo
ancora stanco
m'addormento
e dentro sento
che ogni cosa
ha il suo senso
se qualche volta
anche ti sogno
poi mi sveglio
e ti penso
e tutto ha senso
se riparte
attorno a te
25 1 2009
accanto al fido fratello
pallido patito spettinato e bello
come Zeffiro giulivo zuffolo
Lavinia leonessa con la stessa
capigliatura della Venere di Botticelli
bella non nuda scompigliata e fulva
fonde i capelli con la trave che scende
dal tetto al tavolo alla finestra dell'est
nella nuova casa
e celebra il compleanno
ma tutte queste chiacchiere hanno
solo lo scopo occasionale indiretto
non crediate poco di fotografare
fratello e sorella dopo molto che non li vedo
ribadendo assieme che la vita è bella
seduti allo stesso tavolo
sopra un ex-terreno campo dove
una volta regnava il cavolo
26 1 2009
fosse anche una volta al mese
un amore una carezza un bacio un sorriso uno sguardo
sarebbe già un traguardo
cui appenderei tutti i miei panni
un avviso un segnale del tuo consenso
che c'è un sì profondo in te in me
che ci tiene assieme
che ci da senso
fosse anche una volta al mese solo
sarebbe il chiodo
cui appenderei l'anima la scorza mia più intima
sarebbe il giorno di luna piena quello
che terrebbe la mia schiena eretta
non vorrei passare per questa vita così in fretta
e non averti sfiorata
poi mi volto indietro e vedo
che quello che chiedo c'è lo già
basta ci creda per me per te
lo veda nei piccoli segni
ch'io abbia fiducia
per me per te
che ho già le stelle continuamente
che la luna piena è come un eccezione
ma anche lei ritorna
ed è luna serena
tu non mi cerchi mai
tu hai paura
di quello che verrà
tra di noi
ed è già tutto accaduto
il nostro destino è caduto nel pozzo dell'amore
e ci sono due direzioni ho il centro della terra ad esplodere
o il cielo e il ciclo dell'acqua che nutre il pozzo da sotto
anche se nessuno lo direbbe
27 1 2009
ogni notte
la mia mente
s'addormenta
sul tuo petto
e lì ascolta
fin che sente
il tuo battito
poi è travolta
sul ciglio del sonno
e del tuo respiro
27 1 2009
sento sulla testa la
tempesta dei tuoi insulti
la riparo dentro le tue ossa con te a resistere
e non la ascolto respiro che passi mi rannicchio
nel tuo midollo che so sano e che dal collo
porterà alla mente tua sangue tuo buono
e scioglierà infine fantasmi e fulmini
27 1 2009
siamo due binari
sempre distanti
non troppo distanti
distinti
non divergenti
con ugual direzione
sulla testa
lo stesso destino
starci vicino
sullo stesso letto di sassi
toccarci di taglio
nelle traversine di legno
essere agli altri
sostegno al treno
nello stesso pensiero
dalla testa la tempesta le ambizioni il ruolo i tanti altri le
interpretazioni i confronti i giudizi le aspettative i conflitti
dal corpo il conforto l'istinto il tu altro fecondo la medicina interiore
l'ascolto
dalle gambe in su ti prendo fino a diluire la testa e la sua tempesta nella
felicità tua e degli altri
a a a
la vita è incompiuta
perché Agata
qui la sconosciuta
è sgattaiolata
da queste quattro gambe
e una nonna
non può essere una donna
così giovane
eppure é vero
siamo già nel futuro
occhi mani
ginocchia calcagni
ginocchia e occhi che guardano avanti
con la stessa andatura (una doppia dell'altra)
e la stessa espressione
una gonna blu una gonna viola
una donna piccola una donna grande
una all'altezza del gomito all'altra
sandaletti e zoccoli quattro calcagni
una spalla che scende nel braccio alle mani
dove le due sicure si tengono
e vedo una bambola
presto una bimba su questo lato
sull'altro c'è l'antenata
gennaio per te 2009
respirano si risvegliano
sorridono e s'addormentano
i ricordi si riflettono
sulla pelle della mente
e le pupille
di vita in vita
respirano si risvegliano
sorridono e s'addormentano
i ricordi si riflettono
sulla pelle della mente
e le pupille ai nostri cari
di vita in vita
all'infinito
31 1 2009
posarsi
pensa a quanto è lungo il raggio di sole prima di posarsi sulla tua pelle come
tepore
a quante cose ho fatto e con quale fedeltà allo scopo
per poter posare ogni giorno su di te il mio sguardo
non è questa una roccia su cui tu possa posare le fondamenta della tua casa?
non è questa sufficiente prova di come ti troveresti trafitta ma protetta
nel nido tra le mie braccia?
ccpppfffcc
32 1 2009
il giorno non nega la notte
la notte non nega il giorno
si rincorrono e si esaltano
non si danno
un sacco di insulti e di botte
osservano
quanta diversità hanno attorno
il giorno fa suggestiva la notte
la notte da slancio al suo giorno