novembre per te 2005
3 come un biscotto inzuppato
3 oggi ritorno in riga
3 almeno
4 allora il mio pelo
4 la vecchia vite
4 il tuo caco
4 m'insegna l'autunno
4 la roccia piange
5 bisbigliarti il nome
5 una casa in costruzione
5 invariabilmente vivo
5 lenta la pioggia
5 sembrano un incendio
6 le chiazze di luce
6 proverà
6 per qualche giorno ancora
6 raccolto d'oliva
6 il filo di ragnatela lucente
6 ci fagocitiamo le vite
7 l'ultima foglia di vigna
7 dal lato sud il sole basso
8 lui stesso un fiore
9 sole dell'inverno che io invoco
10 ammalata
10 l'acqua modellerà altri monti
10 su per la mia manica
10 sussulto del cielo
10 splendore
11 una poesia al giorno
11 nuda in piedi
12 due faggi
13 l'alba al giorno
13 arredo del desiderio
15 rai news 24
15 anch'io sostengo
16 turgido bacello
22 s'aggrappa al grappolo d'uva
22 busti
23 i leoni nelle statue di Roma
23 Roma non è
24 leopardo sublime
24 poesia sull'autobus
24 le spalle al suolo
24 obelisco
24 quanto più a lungo puoi
24 Olimpia
25 considero la mano
25 la tua ferita
25 considero la mano
27 divano
27 cambi alla borsa di spalla
27 duo Revolti Plano
27 AndreA e AgatA
29 vapore dalla tazza
all'ufficio
postale
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ho una camicia a righe dall’alto in basso
che sono le dita tue quando mi graffi
una tutta fiori come baci quando mi lasci
una interstizi e tasselli di pensieri
che cercano l’intreccio anche a distanza
dal fondo della linea lungo la costola
nella sezione dell’incontro cambiano colore
perchè lì è il momento e il luogo dell’amore
ho una camicia di una tinta unita in sintonia
tra noi che dice è finita la sua funzione
durante la magìa della tua pelle sulla mia
e finalmente ho anche la camicia bianca
che mai si stanca di ripetere non lasciarci
appese nell’ar
madio all’attaccapanni
usaci a rotazione nel corso dei tuoi anni
e sempre pensa a lei quando ci indossi
perchè questi non sono paradossi tutto parla di lei
e io a te di nuovo sono tutte uno straccio
senza il tuo abbraccio
novembre per te
come io mi ingarbuglio
e l’atteggiamento per te è un cespuglio
di rose ruotano i petali a vortice rosso
e io non posso staccare la spina da te
rosse sangue spine pensieri petali vortice
novembre per te
mi sei già nel midollo
e ti difendo con l’osso
mi dicono tutti sei matto
a non essere tuo
io alzo le braccia
cosa volete che faccia
sono felice non posso
non essere suo
novembre per te
io sono legno e sostegno
a chiunque si appoggi
e avrei mille cose da fare
ma se ascolto il mio cuore
sento te come un tarlo
non so come fermarlo
è malattia mia nel morbido
ma facciamo come un patto
che la segatura mia almeno
sia un vantaggio per te
per la cacca del gatto
abbia un senso il mio amore
il tuo micio col culo pulito
lo potrai stringere al cuore
novembre per te
all’ufficio postale vicino a casa mia
si sono due impiegate che
penso meglio non ce ne sia
una è bionda ed efficiente
l’alta bruna e non meno gentile
entrambe belle da morire
della bellezza che viene da dentro
io me la sento addosso appena entro
che dirlo forte non posso
novembre per te
20 11 05
un sogno a Roma
io avrei un sogno a Roma
liberare dagli archi di trionfo i prigionieri
vedresti con che tonfo gli imperatori
cadrebbero dalla groppa del cavallo
non è mai troppa la fantasia per il futuro
lisciare la colonna e i fianchi alla tua donna
il trucco è il bagno libero nelle fontane
e saldo in mano il lavoro per il pane
novembre per te
quando io vedo il barocco
sotto le costole ti tocco
con gli occhi l’estasi
ti stringo alla vita
e vieni o svieni
e io sono solo drappeggio e svolazzo
e ti lascio io stesso al laccio o in volo
novembre per te
mandarle un bacio in autobus
sopra le spalle della gente
è come fare l’amore in una busta
bisogna farlo in punta di piedi
più con le sopraciglia che con le labbra
o se col corpo il corpo altrui
novembre per te
fare i turisti
mentre il resto della gente
corre al lavoro
è come essere barboni o bambini
posare sulle travature altrui
non essere le pale del mulino
nella corrente
novembre per te
come le braccia tue conducono al corpo
dove i seni tuoi sono bastioni
e le ascelle archi di trionfo
le gambe portano al corpo come colonne
le labbra sono la soglia
gli occhi sono tutto tutto in un colpo
novembre per te
come è dura nei pilastri di una navata
l’ossatura di una basilica
così la fissazione mia in te
è negli astri di una costellazione
e ritorna come un’estasi
mia amica sei tu la chiesa antica
scesa dal cielo che mi accoglie
e disteso sul mosaico
leggo in modo laico la tua navata
come ormeggio alla mia nave
la pianta centrale è punto ideale
al mio cervello in luce
la tua volta a botte mi conserva
vino a tutti i commensali
i marmi levigati rosa odorano di resina
i caldi affreschi i nostri trascorsi
gli scalini regolari all’altare
il battito e la balaustra la stretta al cuore
le tue colonne domano
come briglie il mio pensiero
le effigi dei santi in quanti modi
per quante vite successive mi manchi
se mi trafiggi e incontri sulla croce
hai finalmente le assi su cui inchiodare
il mio culmine nel cuore trafitto
ecco l’uomo per te
come possa essere Dio e morirne
e non cessare di amarti
mia amica sei tu la chiesa antica
la parola la penombra la fonte
il ritorno di luce
la scintilla all’incendio
l’intimità sopra i tetti
l’eternità della brace per te
che solo accetta d’essere cenere per tutti
novembre per te
a Roma sab19-giov24
oltre alle foglie il platano allenta la scorza
una chiazza marrone una verdone una bianca
anche il mio cuore piantato sul tuo percorso
non si stanca di sbucciarsi affinché tu lo lisci
oppure si annoda le radici che tu ti inciampi
o si abbruttisce in bernoccoli che tu lo tocca
che tu veda il suo spasimo
come per te si trasforma
novembre per te
la chiglia della nave piange
nel confronto con l’onda
spinge e vi si affonda
poi non si volta perchè sa
che da quella fusione tra i flutti
si apre una scia per tutti
novembre per te
i quattro leoni della fontana di Sisto Quinto
con il loro simmetrico sputo di lato
temono tu dica a ciascuno dei quattro
no, non ti ho mai amato
per questo i quattro mici eleganti
non guardano i passanti negli occhi
incrociano le zampe davanti
come una x sopra il cuore
novembre per te
io sono il tuo guscio
non esco non lascio
che tu vada dal letto
fino a quando ti ho avvolta
dai polpacci alla nuca
come noce come ghianda
e tu sia stretta ed aperta
nella stessa dolce domanda
novembre per te
il Tritone
è il buon mattino
a me in centro a Roma
e tu amore
non sei solo l’acqua
dalla conchiglia alla vasca
sei il capuccino
che riga a me lo stomaco
ed il torace
e poco a poco
mi traforma il pesce in uomo
come a te piace
novembre per te
a Roma io guardo il monumento
lei il pino marittimo
costruito dal vento
non per l’obbedienza del tronco
lei vuole a Roma
l’amore a spazzola come una chioma
novembre per te