solchi

morbida sciarpa come carezza
scappava al tuo nero cappotto 
rivelava nella tua scollatura 
il solco tenero al petto

le curve segnavano lì sotto
trovato ti avrei subito il cuore
buttato avessi io allora il mio
nell'imbuto tuo dolce dei seni

più tardi quella notte dicevi 

tienimi stretta, amore, qui vieni
si bacino i nostri corpi davanti
alla tua mano io lascio che intanto
mi vada alla schiena nel cavo

questo abbraccio non torna più indietro
finché è nera la notte e percorre
silenziosa a noi il filo dei solchi
tenero è il guscio dei corpi

dalla terra come il grano risorti

20 3 04

la pizza

all'angolo della via

sulla panchina in piazza duomo

per mano

 all'angolo della via

quando sei vicina

curva