aprirò l’armadio torna a manoscritti
indice:
una trottola
mi allontani a braccio teso
ti aprirò l’armadio
non ferisce la mia spada
un divampare leggero e fresco
alle quattro del mattino
infilato all’amo
termine di paragone
come l’amore mi vangasse
dalla stessa bottiglia
mi offri un boccone
mi appari nella penombra
con un onda di giusto rimprovero
sommesso sussurro
come il tuo vestito estivo
perchè tirare confini
nell’orto
un vestito tutto fiori
vestito abbandonato
se sarà mai nudo
vertice vortice
volo
solo se
in balìa del cielo
lontana voce
giardino abbandonato
la montagna
la prova che ti tenta
i piccoli passi
sorgente
all’alba
il nostro amore è come il barocco
in der Dusche
così a lungo
anche a te lì
ogni curva
sempre luna siamo
sul tuo pancione
a Michelangelo
telefono acceso
pannocchia
non mi molla
come le ciabatte
il momento
sepali
con il geranio rosso
inchiostro
matita
to Lawrence Ferlinghetti
lo sanno tutti
tuo prima del viaggio
pancione tuo rotondo
parte dal piede
il panorama nella nebbia
a mezza rampa
nell’ascensore
aspetto la notte
hai ragione tu
un giglio
coda
albero davanti all’inverno
è preziosa
il filo casualmente
quali buttare
il contatto
aver percepito
scrivere di te
almeno
una casa in costruzione
una poesia al giorno
ammalata
la roccia piange
m’insegna l’autunno
la vecchia vite
il tuo caco
pianto d’amore
oggi ritorno in riga
come un biscotto inzuppato
allora il mio pelo
sembrano un incendio
bisbigliarti il nome
invariabilmente vivo
su per la mia manica
l'acqua modellerà altri monti
lenta la pioggia
per qualche giorno ancora
l'ultima foglia di vigna
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