Anna Finetto

"Sui monti di pietra può nascere un fiore...". Questo "morandiano" ritornello mi risuona in mente quando osservo Alberto Sighele, mio compagno di scuola e compagno di banco durante le lunghe e spesso estenuanti sedute del Consiglio Comunale di Rovereto, e quando leggo, spesso in fieri, le sue poesie. Sì, perchè alberto riesce a trarre ispirazione anche da e in situazioni come queste, fissando con occhio ironico e traducendo in versi allo stesso tempo dolci e graffianti emozioni e riflessioni. E come sempre capita, non a tutti è gradita l'ironia, come si è notato dopo la Filastrocca del Consiglio Comunale, in cui Sighele ha immortalato ciascun consigliere Poesia come azione: in occasione dell'introduzione del nuovo Piano del Traffico egli ha osato proporsi ai cittadini, per strada, con una filastrocca in difesa di questo piano. Scelta assai coraggiosa - penseranno molti - viste le reazioni alla nuova viabilità tra i cittadini e sulla stampa locale!
Ma la poesia per Alberto, appassionato da sempre di politica locale ma soprattutto internazionale è, oltre che divertimento, anche riflessione civile, denuncia: vibranti di pathos, emozionanti sono le sue riflessioni a margine di eventi drammatici, come gli eccidi di Algeria, i bombardamenti, il processo Priebke, il dramma dell'emigrazione clandestina, (
lo specchio d'Otranto) o lo scandalo di Somalia.
E il ritmo si adegua all'argomento: concitato, rude, tagliente come la guerra, la distruzione, la sofferenza. Dall'eros collettivo all'eros individuale. Sighele riesce, infatti, anche ad astrarsi, a volare in altri mondi, colorati, animati da creature palpitanti, da paesaggi solari, metafora della condizione umana e dei sentimenti più profondi, primo fra tutti l'amore come passione e gioco.
(Latte e miele)
Ed il lessico più comune assume valenza poetica per l'uso delle rime, per le assonanze, le onomatopee e per l'accostamento shock di termini inaspettati posti soprattutto nelle chiuse, repentini guizzi di pensiero:(
Tutti i miei sapori)
Poesia occhio diverso sulla realtà, finestra, ponte tra gli individui, urgenza, gioco, mezzo formidabile di comunicazione con se stessi e con gli altri.
Passione incontenibile che si propaga ovunque lui si trovi. E Alberto, insegnante di liceo, questa passione la comunica anche ai colleghi e ai ragazzi, approfittando di ogni occasione. Mi è capitato di entrare in classe dopo una sua supplenza e di trovare gli studenti elettrizzati, entusiasti per questo professore un po' matto, ma che di certo riesce a calamitare, coinvolgendo nella sua passione, l'attenzione anche dei più scettici.
Altre cose ancora ci sarebbero da dire…ma a questo punto sarà più interessante scoprire Alberto nelle sue poesie dei due libri già pubblicati "Come uno Scialle" e "Vorrei Potertene Parlare". Buona Lettura!
Poesia come azione: in occasione dell'introduzione del nuovo Piano del Traffico egli ha osato proporsi ai cittadini, per strada, con una filastrocca in difesa di questo piano. Scelta assai coraggiosa - penseranno molti - viste le reazioni alla nuova viabilità tra i cittadini e sulla stampa locale! Ma la poesia per Alberto, appassionato da sempre di politica locale ma soprattutto internazionale è, oltre che divertimento, anche riflessione civile, denuncia: vibranti di pathos, emozionanti sono le sue riflessioni a margine di eventi drammatici, come gli eccidi di Algeria, i bombardamenti, il processo Priebke, il dramma dell'emigrazione clandestina. O lo scandalo di Somalia. E il ritmo si adegua all'argomento: concitato, rude, tagliente come la guerra, la distruzione, la sofferenza. Dall'eros collettivo all'eros individuale. Sighele riesce, infatti, anche ad astrarsi, a volare in altri mondi, colorati, animati da creature palpitanti, da paesaggi solari, metafora della condizione umana e dei sentimenti più profondi, primo fra tutti l'amore come passione e gioco. Ed il lessico più comune assume valenza poetica per l'uso delle rime, per le assonanze, le onomatopee e per l'accostamento shock di termini inaspettati posti soprattutto nelle chiuse, repentini guizzi di pensiero:
Poesia occhio diverso sulla realtà, finestra, ponte tra gli individui, urgenza, gioco, mezzo formidabile di comunicazione con se stessi e con gli altri.
Passione incontenibile che si propaga ovunque lui si trovi. E Alberto, insegnante di liceo, questa passione la comunica anche ai colleghi e ai ragazzi, approfittando di ogni occasione. Mi è capitato di entrare in classe dopo una sua supplenza e di trovare gli studenti elettrizzati, entusiasti per questo professore un po' matto, ma che di certo riesce a calamitare, coinvolgendo nella sua passione, l'attenzione anche dei più scettici.
Altre cose ancora ci sarebbero da dire…ma a questo punto sarà più interessante scoprire Alberto nelle sue poesie dei due libri già pubblicati "Come uno Scialle" e "Vorrei Potertene Parlare". Buona Lettura!