primo pensiero                                                          torna a manoscritti

indice:

trattore
quando mi sveglio
fermento
primo piede fuori dal letto
nell’Eden della notte
non si cura
in tasca
calza o calzino
il manico del vecchio ombrello
rossetto
per favore
fretta
la leonessa e il baobab
il manico del badile
fino al colmo del tetto
col fazzoletto
ogni volta piove
il pennello al lavoro
fiume in piena
la musica c’è
business
tra le tue scapole
la musica
la vegetazione abbraccia la montagna
voglio o ti chiedo
cuore sul bicipite
donna dei miei sogni
io sempre
non si comanda al cuore
ti chiedo il permesso
pratichi yoga
il lenzuolo sotto
il mio primo
centri concentrici inutili
tempo che intercorre
cuneo del bene
quello che indirettamente dice
desiderio 
paura
pieghi il bicchiere
la luce
cala la notte 
la coda
sciacquone
cento fiammelle
Shaharazad
appena lo dici
quando capita
fogli ovunque
impeto
almeno
si mette a muggire
spreco
batte una porta
il vento e il mare
si mescola alla notte
il vento lo senti
l’esito finale
le tegole sembrano parlare
tutto si piega al vento
il fischio sotto la porta
passano le ore
il tuo avamposto
mi ringrazi
di sì
cicca
sole basso
alla galleria nazionale
il corridoio
il freddo è pungente
la distanza domanda
ricamata sul tavolo
il flash
con dita aperte
abbraccio di splendore
voltati di scatto
striscia nera che da te mi separa
candore
il vento spazzola
sculacciato dalla luna
sotto il tuo tetto
anelli nel legno 
il binario mio
di fronte a spiegarci
ogni traversina
mai
torrente irruente