ottobre per te torna a manoscritti
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tasselli
tornante
così tanti
matriosca
sorella del mondo
sei miliardi di persone
trtto di storia
se la te ti vale
cuscino
labbra
lo facciamo
le dita sono dieci
unghia
lenzuola
le labbra 2
il risvolto del lenzuolo
la mente
in mezzo ai seni
vieni tieni
con gli
mi aggrappo
di tutti
busta
imbiancato
cazzuola
sulla lamiera
mi sconquassa
metti me sotto
sedimento d’emozioni
finiscono da te
l’autostrada
la patria non sia
una certa nebbia
silos
la tua mano
la vitalba
usato di qualità
torre di Pisa
uva fraga
in mezzo all’asfalto
margheritone
Pisa
il tuo splendore
i vari livelli di lontananza
gioventù e tu
i cipressi dai sassi
la coda del cane sventola
il cui rosso
sotto le ali dei mille rumori
guarda beato il tuo naso
Bologna
l’ombra
consolazione
sbavature
silos 2
verso l’altra coscia lunga
me lo lascerai fare
turacciolo
una carezza alla caviglia
dal lago profondo
scendo con mani di luce
la tovaglia
mi solca
che sgonfi e quieti
una guancia per ogni seno
il braccio
i fagioli rampicanti
si impiglia la tua mutandina
la sacralità della famiglia
come il dorso della mano
dipendo dal tuo capricicio
lo solfo
del fiammifero
l’unghia e il polpastrello
quando tardi
ti proteggo con l’osso
scaldaletto
non temere di bere
la nostra sostanza
non temere
ciabatta
femminile il sole
nell’immobile silenzio della notte
ho bisogno di te
conosco tutti i tuoi difetti
un una foglia nuda
falce di luna
ciottolo
ottobre
fessure di luce
te la immagini
il rosso dello scotano
palo
l’alba è un fiore
unisci le mani
in mezzo ai lavori di casa
l’audacia dell’intimo
sembri un mostro
quando infili un calzino
non mi piaci
nel mio cranio
pulisciti il naso
pioggia nella notte
quel tocco
salvare il clima
balzare al telefono
stomaco
l’elicottero
la foglia di kiwi
arrampicati
cosa sarà