arata a grano                                                          torna a manoscritti

 

indice:

 

la notte è la botte

la tenda

sillaba che mi manca

sillaba

il chiodo cui tutto

la mia venatura

via lattea

il tempo è acuto

anche se fermo

primavera

prendimi e stringimi forte

mano tra le scapole

sul ramo sottile esterno

pratolina con la venatura rossa

premura di primavera

il compito del narciso

ciuffi di pratoline

pettine a dentatura fine

paio di calzetti scompagnato

frittata

due come i binari

albero da frutto

battere le ali

acceso come un forno

per far tornare vive le cariatidi

l’origine

ai tre bambini impauriti

se la terra è donna

prendo dal cielo nuvole

arata a grano

in cima alla curva

tronco monco

alla torre

di marzo nelle Marche

dalla corda della collina

il campo arato

la bontà del giorno

oltre la pioggerella

sui greppi di Corinaldo

il verde appena spuntato

alle madonne e alle sante

S. Ciriaco Nando

anche l’onda

pollo allo spiedo

Morena

gomitolo con te

cosa tiene legato il tuo cuore

concreta come la terra

ritornare tu?

si appoggia nella pioggia

a Giulia

i nodi vengano

il posto sotto gronda

quando mi fermo

in gran misura un sogno

stringa di perle

con te lungo il filo

con te sono corolla

la cui essenza sia

la pensilina

scompartimento

il prato

sulla panchina

sopporta e ama

non nel manoscritto

sì ti amo

il tempo passa

c’è un posto

che tu sia il fiore

primo luogo è la mente

proprio ti cerco

bicicletta

a Stefania
mi rotolano massi
dietro
giorni muti
formica
dalle gambe al cuore
il miele della mente
scusa amore

capigliatura

a Massimo ed Alessia

bevo dal bicchiere

montagne lanciate oblique

i ciuffi di fiori rosa