11 12 05
a Marzia Todero
dalle viscere alle caviglie mi scuoteva la tua voce
dalle viscere al tuo viso ti pulsava l'emozione
mi inchiodavano alle tue parole pausa e sospensione
da petto gola e labbra mi prendevi per il bavero
stretta tra mente e cuore massaggiavi rude la coscienza
e i respiri tuoi come vene mi legavano a te a lui a loro
ad una ad una alle parole della poesia che ci colavano
ci penetravano e decantando nella voce tua incantavano
dicembre per te