natiche e schiena non passa pių per l'ombelico lo sguardo mio davanti il tuo da dietro adesso fissa un poco pių in basso se avvizzita la foglia di fico dal pelo penzola o si alza il sesso mi sento natiche e schiena un guscio aperto d'uovo col rosso sparso fresco da impastare č l'uomo o puzza e non vale niente presto un cadavere
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