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in fuga dal temporale



in un parcheggio in fuga dal temporale
che lampeggia a nord e oltre il mare
nella sicurezza dell’auto
che oltre il parabrezza
ha una tendina di oleandri rosa
questa è l’unica cosa, dici
che possiamo fare
lasciarci andare

la vecchia villa asburgica 
in abbandono oltre la strada
lascia che tutto vada come vada
non muove ciglio 
né tegola alla tempesta
indietro tu butti la testa
mi avvito su di te come fa l’onda
ed è spumeggiar di labbra

al fervido cercare delle mie mani
gemono le tue ginocchia come palma
sbatacchia il cedro della villa i rami
ma la protesta è contro il vento
la chioma scarmigliata
non contro il nostro
comportamento

le auto accanto sono testimoni 
vuoti con i vetri muti
ma non immobili
dalle spine delle barche alla palma 
al nostro midollo
una frenesia di baci ovunque
attorno al collo

un amplissimo lampo lontano
ma qui neanche una goccia
certo la pioggia non avrebbe risparmiato 
piante uomini e animali
e anche l’amore avrebbe inzuppato 
di sé tutti i vestiti 
ma finì lì
fu solo un annuncio

luglio 2000