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quanti saranno i morti
essere separato da te senza poterti parlare
mi rattrista
come la vista dei bambini iracheni all'ospedale
corpi piccoli teste grandi occhi ancora più grandi e spenti
essere lontano da te e non sapere come ti senti
dover chiedere agli altri il giorno e l'ora del tuo ritorno
è come essere sotto il bombardamento notturno
non potersi muovere
né sapere se smetteranno con l'inizio del giorno
tutto è appeso a fili non nostri né sappiamo
quanti chili reggano né dove finiremo
come evolveranno i nostri rapporti
né quanti saranno i morti
aver visto la tua schiena e te andartene
senza aver potuto trattenerti più a lungo di fronte
è la sensazione che deve aver avuto il reporter
trovandosi dopo il bang di un'esplosione
il compagno sul balcone colpito a morte
passare da un corpo morto al pensiero del tuo
caldo e nudo col suo profumo
è come essere l'alba e contare gli ancora vivi uno a uno
indietro avanti